Tv: Floris, torno con politica e spot su temi dimenticati
ANSA, 19 Settembre 2005, di Elisabetta Stefanelli
La stessa formula, con qualche novità’, e soprattutto una redazione più agguerrita alla caccia di notizie per servizi che, come sempre, Faranno da contrappunto agli ospiti politici in studio. Nell’affollata stagione dell’informazione televisiva, che segna il periodo pre-elettorale che si annuncia lunghissimo, riappare “sereno di quattro anni di lavoro” Giovanni Floris e il suo “Ballarò”‘.
La prima puntata, in onda domani su raitre alle 21, sara’ aperta dalla “copertina” di gene gnocchi, e “parlerà di politica e di economia, fornendo un quadro della tenuta della maggioranza”, spiega il giornalista, mentre “gli ospiti, come sempre, saranno decisi il giorno stesso”.
Quindi si riparte: “siamo alla quarta edizione – spiega Floris in una conferenza stampa – e il programma rimane sostanzialmente lo stesso, anche se ci sono alcune novità . Ci sara’ prima di tutto una nuova redazione nuova, che e’ studiata per cercare notizie. Abbiamo riorganizzato il desk cercando persone abituate a questo tipo di lavoro. Del resto siamo un programma di contenuti e quindi per rinnovare si parte dai contenuti”.
Ma qualche novità nella forma non mancherà . “ci saranno nuovi graffitari – spiega floris – e in più quest’anno, dopo l’esperienza positiva dei cortometraggi dell’anno scorso, lanciamo l’operazione spot. Alcuni pubblicitari realizzeranno alcuni spot di 40 secondi su temi che rischiano di rimanere in secondo piano in un anno di elezioni politiche”. Gli spot saranno almeno venti in una stagione che durera’ fino alla meta’ di giugno, per circa 35-36 puntate.
Anche nel clima elettorale che presto diventerà caldo, comunque “Ballarò”‘: “cercherà di confermare la sua identità : contenuti, correttezza e trasparenza del percorso narrativo. Le regole sono quelle e noi le rispetteremo: vogliamo solo risposte chiare a domande chiare”. E il confronto prodi-berlusconi? “primo mi auguro che ci sia – dice -; secondo che ci sia anche a Ballarò; terzo dico ‘anche’ perché vorrei che ce ne fosse più di uno”. Ma subito aggiunge: “pero’ impiccare l’intera stagione televisiva ad aspettare che i due accettino l’invito mi sembra limitativo”.
Comunque non teme l’overdose di informazione della prossima stagione? “il fatto che ci siano tante trasmissioni – dice – e’ positivo perché il mercato cosi’ tende a differenziarsi. Sinceramente da questo non vedo che conseguenze positive. Quando aumenta l’offerta e’ un bene per tutti”. Anzi, a chi gli chiede dei rinnovati vertici della Rai, e dello scontro con giovanni Masotti, Floris risponde: “mi dispiace di Masotti, dispiace veder sfumare una trasmissione. Ma noi dal clima di viale Mazzini siamo lontani, anche fisicamente, e siamo molto concentrati sul nostro lavoro. Noi lavoriamo a Raitre, il cui direttore e’ un giornalista e ha sempre tutelato la nostra indipendenza. In questi anni abbiamo sempre pensato solo alle notizie e le variazioni nel cda non le abbiamo sentite visto che il direttore e’ lo stesso”.
Insomma guarda avanti Floris, al suo programma che “non e’ più solo uno show ma e’ diventato una rete: tra coloro che ci hanno offerto gratis il loro lavoro, gli artisti della satira, i registi dei cortometraggi, e la gente comune che ci scrive continuamente tanto che spesso molte notizie le troviamo su loro suggerimento. Dimostra che c’e’ qualcuno che ci segue e ci aiuta”. Un risultato che l’anno scorso gli ha fatto anche registrare una media del 12% di share e di 3.200.000 telespettatori.(ansa).