Intervista a Giovanni Floris
Il Pensiero Scientifico Editore – Giugno 2004
Il conduttore del noto talk show “Ballarò”, che si definisce “un giornalista che si diverte a fare il suo lavoro anche nelle condizioni più difficili”, parla del suo rapporto con la salute.
La carta d’identità
Chi è Giovanni Floris
Giovanni Floris è nato a Roma e ha 36 anni. Giornalista dal 1995, ha lavorato nella carta stampata e all’Agi prima di essere assunto dal Giornale radio Rai. Conduttore di programmi radiofonici come “Baobab” e “Radioanch’io”, ha vinto nel 2000 il Premio Saint Vincent. Nel 2002 è stato nominato corrispondente Rai da New York. Attualmente è alla seconda stagione nella conduzione del talk show di approfondimento di Rai Tre “Ballarò”.
Si definisce “un giornalista, che si diverte a fare il suo lavoro anche nelle condizioni più difficili.”
Uno sguardo sul mondo
A cosa ha diritto il cittadino quando parliamo di salute?
Alla copertura totale delle cure.
Cosa chiederebbe al Ministro della Salute?
Più efficienza pratica, meno efficentismo teorico.
Di che cosa è malato il mondo?
Disinteresse.
Cosa pensa dell’eutanasia?
Argomento troppo complesso per essere trattato in due righe. Non pregiudizialmente contrario.
Lei ha lavorato all’AGI e sa bene cos’è il giornalismo d’agenzia: un consiglio per far meglio il nostro mestiere?
Mi pare che ve la caviate!
La mia salute
Che rapporto ha con i camici bianchi?
Mi fido, ma resisto sempre all’idea di farmi una visita. Pigrizia, più che altro.
La malattia che le fa più paura?
Non rispondo, non vorrei portarmi sfortuna.
La medicina che usa con più frequenza?
L’aspirina.
Il consiglio medico che non ha mai seguito?
Curare la forma fisica.
Come inizia la sua giornata alimentare?
Con due caffè.
Meglio prevenire che curare?
Sicuro. In teoria.
Ospedale pubblico o clinica privata?
Pubblico.
La buona abitudine che è riuscito a conquistare.
Smettere di fumare dopo 20 anni di un pacchetto al giorno.
La cattiva abitudine che non è riuscito a perdere.
Il caffè.
Come si cura?
Dipende dalla malattia.