Il turismo non è il nemico – intervista a Giovanni Floris
La Nuova Sardegna – 13 Agosto 2008, di Alessandro Pirina
OLBIA. I gavettoni contro Briatore fanno riflettere sul futuro della Costa Smeralda. Parola di Giovanni Floris.
Il conduttore di <<Ballarò>> non è un assiduo frequentatore del regno dell’Aga Khan, non lo ama in maniera particolare, ma non si può nemmeno annoverare tra quei radical-chic che considerano il mondo di calciatori e letterine come il nemico da abbattere. <>.
E lui punta sul litorale olbiese. Tra Pittulongu, Bados e Cala Sassari. Lontano dai riflettori e dai flash dei paparazzi. Nuorese per parte di padre, Floris ha sempre trascorso l’estate nell’isola: prima a Cala Gonone, poi a San Teodoro. <>.
Verso la metà degli anni Novanta la famiglia Floris prende casa a Olbia, in zona Bandinu, vicino allo stadio, la stessa in cui oggi il giornalista continua a passare l’estate. Floris, quindi, può essere considerato un testimone diretto della grande trasformazione dell’industria sarda delle vacanze. <
Io non ho mai visto il turismo come un nemico. Il problema è che molti volevano far coincidere l’intera Sardegna con la Costa Smeralda, ma nell’isola c’è posto per tutti. E la stessa situazione si è verificata quando si è iniziato a confondere il turismo di Porto Cervo con quello del Billionaire. Un’altra polarizzazione sbagliata che danneggia sia il turista che il padrone di casa>>.
Ma forse qualcosa inizia a cambiare. Ne è un esempio la rivolta dei bagnanti sulla spiaggia di Capriccioli contro i gommoni di Briatore, Gregoraci e amici vip. <>. Chi è sempre passato per un oppositore del regno dei vip è Renato Soru con la sua politica regionale a base di tasse sul lusso e leggi salvacoste. <>.
Fra un mese Floris tornerà in tv su Raitre con la settima edizione di <<Ballarò>>. E al centro dei dibattiti ci sarà ovviamente la nuova stagione politica. <>. Lunedì Floris era a Olbia per presentare <>, un viaggio divertente, ma anche molto amaro, nell’Italia delle raccomandazioni. Un’analisi accurata e scrupolosa sulla cosiddetta “spintarella” che attraversa destra e sinistra, pubblico e privato. Senza distinzioni.
<> è il terzo libro di Floris, già autore di <> e <>, ma a breve arriverà nelle librerie il nuovo volume <>, un viaggio nel mondo della scuola, che uscirà il prossimo 10 settembre, in contemporanea con il suono della prima campanella dell’anno. <<L’immagine della scuola che viene fuori dalla mia indagine è molto negativa. Una disfatta. E il peggio è che i suoi problemi ricadono sul paese: se la scuola è allo sbando, va male l’Italia intera. Non lo dico io: a dare un giudizio negativo sul nostro sistema di studi sono anche gli indicatori internazionali>>.
Tutto questo accade nonostante i governi che si sono avvicendati negli ultimi 15 anni abbiano tutti dato vita a una rivoluzione della scuola. Senza mai, però, risolvere i veri problemi. Le classiche rivoluzioni all’italiana.