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Alla scuola media Virgilio presentato fumetto antimafia “TU 6”

Roma – 8 febbraio 2008, Omniroma

Vedere la mafia con gli occhi di un bambino per esorcizzarne il suo potenziale, facendo diventare un “pizzino” solo semplice pezzo di carta con cui poter giocare. Da questa idea, grazie all’iniziativa dell’associazione Cuntrastamu, è nato il libro a fumetti “Tu 6”, realizzato dal disegnatore Lorenzo Terranera con i testi del giornalista Giovanni Floris. Il volume è stato presentato questa mattina di fronte ai bambini della scuola media Virgilio, alla presenza del Presidente del Municipio I Giuseppe Lobefaro e del Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il quale ha scritto la prefazione al teso.

“Tu 6”, pubblicato da Edizioni Lapis, verrà distribuito gratuitamente ad oltre 500 alunni delle scuole primarie del Municipio I, inoltre per loro ci sarà anche la possibilità di visitare dall’8 al 13 febbraio la mostra, allestita al Virgilio, nella quale sono raccolte le illustrazioni originali disegnate da Lorenzo Terranera. Questo fumetto racconta la storia di un pizzino che finisce casualmente nelle mani di un bambino anziché in quelle del mafioso al quale era destinato.

Questo messaggio cifrato, che racconta di lutti, omertà e violenza, nella mani di un bambino si trasforma in un semplice pezzo di carta che viene utilizzato per fare un aeroplanino. “La mafia ha vari obiettivi: fare soldi facili, gestire il consenso e puntare al potere, da sola o in collaborazione con altri. Ma non la si sconfigge solo mettendo i criminali in una cella – ha detto Piero Grasso. Bisogna creare un clima culturale che combatta anche tutti quelli che usufruiscono del sistema creato dalla mafia”.

Rispondendo alle numerose domande degli alunni del Virgilio Giovanni Floris ha aggiunto che “il titolo Tu 6 vuol dire che ognuno di noi può diventare protagonista di qualcosa, opporsi all’idea che la paura sia un elemento permanente della nostra vita. Solo un bambino può pensare che si possano fare cose nella realtà molto difficili, per questo abbiamo voluto porci di fronte alla mafia e al suo linguaggio con gli occhi di un bambino, che sono pieni di leggerezza”. L’incontro si è chiuso al ritmo degli stornelli del cantastorie Giovanni Di Salvo, anziano rimatore che realizza parodie in musica della mafia.