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Ballarò riparte dall’euro

La Nuova Sardegna – 1 Febbraio 2004

Radiografia della situazione economica: “Di chi è la colpa se le famiglie sono allo stremo?”.

Ma sarà davvero tutta colpa dell’euro? Dopo una settimana di stop, Giovanni Floris torna alla guida di Ballarò, l’appuntamento di Raitre in onda il martedì. Si riparte con una puntata dedicata alla moneta unica. “In realtà – spiega il giornalista – l’economia è una traccia. La scelta è di trattare la politica per quello che dovrebbe essere: un tentativo di risolvere i problemi del Paese.

E quelli maggiori emergono proprio dal lato economico. Poiché il dibattito da qui alle Europee si concentrerà molto sull’Euro, ci siamo chiesti: di chi è la colpa se i prezzi sono alle stelle e le famiglie non arrivano alla fine del mese?”.

La vostra idea?

“Noi partiamo dai problemi, mai dalle tesi. Certo, però, mi stupisce che un pezzo di metallo possa avere tante responsabilità. Mostreremo anche che in Germania le cose vanno molto diversamente”.

Poco più di un anno fa lei era un volto quasi sconosciuto, alla guida di un programma tutto da inventare. Oggi, un Telegatto nel cassetto e un Premio Flaiano sullo scaffale, è una delle voci più seguite dell’informazione tv. Che effetto fa?

“Allentate le prime tensioni, inzio a ricordarmi quanto è bello fare il giornalista. Quest’anno tutto il gruppo di Ballarò è più rilassato e i risultati si vedono: dalla bellissima inchiesta sul condono a quelle immagini esclusive sul pagamento di una mazzetta. In futuro torneremo a parlare di economia, di cronoca e di esteri, con servizi da Cina e Cecenia”.

Ma come le sembra Floris conduttore?

“Difficilmente mi rivedo. Sono fiero di non dar mai nulla per scontato e di mantenere la capacità di porre domande. Purtroppo non so però trattare temi che non “sento” emotivamente”.

La popolarità porta più rispetto o invidia?

“Più responsabilità. Oggi ricopro un ruolo e la gente per strada mi ferma anche per offrirmi idee. Proprio ieri una pensionata mi ha consegnato un suo interessantissimo dossier sulla Parmalat. Sognavo che Ballarò diventasse un luogo dove tutti potessereo venire a dire la propria. Mi sembra che ci sia riuscito”.

L’informazione è sempre un diritto o a volte è solo un pretesto?

“Con grande rispetto, quello che mi stupisce è che nei giorni del caso Parmalat, ottime squadre come quella di “Sriscia la notizia” si accaniscano contro Bonolis e non si mettano a indagare su dove siano finiti i soldi di Tanzi. Loro sì che riuscirebbero a trovarli. Noi di Ballarò siamo tornati ai minimi termini dell’informazione: cercare notizie e porre domande. La linea di Raitre, di “Report” e di “Enigma”.

Già Raitre. Che destino prevede?

“Ma chi potrebbe mai pensare di fare del male a una rete con tali risultati di qualità, ascolti e introiti pubblicitari?”.